lunedì 12 febbraio 2007

CASTEL DEL RIO

Castel del Rio si trova nella valle del fiume Santerno, lungo la strada che da Imola porta a Firenzuola.
Il primo nucleo abitativo del territorio sorse sulle alture che circondano l’attuale Castel del Rio nel VI e VII sec. quando famiglie lombarde si rifugiarono nella zona per sfuggire all’invasione dei barbari.

Nel X sec. fu costruito, su un’altura, ne sono ancora visibili i ruderi, il castello di Cantagallo a difesa delle orde di Ungari che avanzavano in Romagna.
La storia di Castel del Rio viene però segnata dalla famiglia Alidosi che per oltre quattrocento anni (dal XIII al XVII sec.) governò su queste terre. Tentarono inutilmente di conquistarlo sia la Chiesa sia i Fiorentini. Il feudo, allora chiamato Massa di Sant’Ambrogio, fu concesso agli Alidosi nel XIII sec grazie ad un privilegio imperiale. Subì nel 1529 un saccheggio, operato dalle truppe pontificie, e nel 1542 un disastroso terremoto. Nel 1638 le truppe pontificie occuparono il feudo degli Alidosi; gli abitanti di Castel del Rio inizialmente felici per l’accaduto si trovarono ben presto a rimpiangere la vecchia Signoria, oppressi dai dazi e dalle gabelle dei nuovi amministratori.
Nella famiglia si distinsero personaggi illustri come Riccardo, capitano del popolo, podestà di Firenze e poi senatore a Roma; Francesco cardinale nel 1505 e uomo di fiducia del Papa Giulio II che lo aveva nominato Tesoriere della Chiesa, ucciso a tradimento dal Duca di Urbino; Obizzo uomo di legge e di cultura fu governatore di Ravenna, Cervia, Bertinoro e Cesena e committente del Ponte Alidosi. Ricordata per la durezza e la spietatezza nei confronti del popolo, la famiglia ha comunque lasciato ai posteri un’ orgogliosa identità culturale quali il Palazzo e il Ponte Alidosi.
All'inizio del paese, sulla destra, si leva l'imponente mole del più recente Palazzo o Castello Alidosi, costruito nel XVI sec. su commissione del cardinale Francesco Alidosi, con l’intento di sottolineare la solidità del potere, su progetto del Bramante o, secondo altri, di Francesco da San Gallo. La costruzione fu poi proseguita da Cesare e Rizzardo Alidosi. I lavori iniziarono con grande disponibilità di mezzi e di manodopera. Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di un Palazzo-fortezza, con quattro bastioni a losanga molto pronunciati che racchiudevano all’interno un grande cortile con un loggiato composto da ventiquattro colonne e con al centro un pozzo. Un grande fossato circondava il palazzo e un ponticello a tre arcate consentiva di attraversarlo per entrare dall’unico ingresso realizzato. A sud, verso il paese, un magnifico giardino fu detto il Giardino delle delizie. Nei sotterranei, oltre alle cantine, c'erano due prigioni per gli uomini e una per le donne. Il Palazzo rimase però incompiuto per mancanza di fondi e dei quattro bastioni previsti ne furono realizzati solo due.
Il Ponte Alidosi si erge sul fiume Santerno da più di cinquecento anni: è un vero capolavoro di ingegneria civile che presenta una struttura a schiena d’asino con un’unica arcata di 42 metri e una freccia di 19 metri.

Commissionato da Obizzo Alidosi nel 1499 a mastro Andrea Gurrieri per cinquecento ducati d’oro, il Ponte simboleggia la potenza e la solidità della famiglia, riconquistate dopo un periodo di stagnazione. Lacostruzione durò più di vent’anni comportando parecchi morti e feriti, ma giovò sicuramente al movimento commerciale della Vallata del Santerno, privilegiando Castel del Rio come area mercatale.


Al suo interno cinque stanze consentivano alle guardie la riscossione delle gabelle e la possibilità di rinchiudere prigionieri.

EVENTI
Nel territorio è alta la diffusione di boschi cedui e castagneti. La storia di Castel del Rio si intreccia con quella dei marroni. Già nel '600 la legislazione locale tutelava questa coltivazione. I marroni erano facili da commercializzare e conservare e, al naturale o trasformati in farina, polenta e marmellate, costituivano la base alimentare della polazione del nostro appennino. I marroni di Castel del Rio sono protetti da un marchio esclusivo e celebrati nella sagra omonima. In ottobre-novembre ogni lunedì, mercoledì e venerdì si tiene uno speciale mercato dei marroni. La Sagra del marrone dura 4 settimane ed è occasione per mercati ed iniziative - soprattutto ad opera del Consorzio e degli Enti locali - riferite alle tecniche di coltivazione, potatura, raccolta, conservazione, lavorazione e commercializzazione. In questo periodo tutti i ristoranti della zona hanno speciali menù che sfruttano e valorizzano i marroni.
Da non mancare neppure la Sagra del Porcino di fine agosto.

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