domenica 14 settembre 2008

SAN LEO










San Leo si trova nella Valle del Marecchia, al centro della Regione del Montefeltro, su un masso imponente di roccia calcarea- arenacea, naturale fortezza inaccessibile.Qui si insediarono i Romani, forse nel III sec.,come testimonia l’antico nome Mons Feretrius, che fa riferimento a Giove Feretrio.
Poi giunsero dalla Dalmazia, Leone e il compagno Marino, che diffusero il cristianesimo nella regione. Sull’originario sacrario edificato dallo stesso Leone che la tradizione vuole abile tagliatore di pietre, sorse la Pieve, dedicata al culto orientale della Dormitio Virginis. L’edificio, costruito in epoca carolingia e rimodernato in età romanica, raccoglie intorno a sé il nucleo della città medievale.


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Il centro del paese è la Piazza principale, intitolata a Dante Alighieri che ricorda San Leo nei suoi versi:
"Vassi in San Leo e discendesi in Noli, montasi su Bismantova in cacume con esso i piè; ma qui convien ch'om voli. "( Purgatorio. IV).







Dietro la fontana si vede il Palazzo Mediceo, edificato tra il 1517 e il 1523, per ospitare il Governatore di San Leo e del Montefeltro per conto della Repubblica Fiorentina che aveva conquistato San Leo. Tra la Pieve e il Duomo, il Palazzo di tipo rinascimentale presenta caratteristiche toscane come il portale bugnato.
La Fontana fu costruita nel 1893 sul luogo ove c'era l'olmo della Comunità, cioè l'Olmo di San Francesco. Francesco l’8 maggio del 1213 nella piazza di San Leo tenne una predica tanto fervente che il conte Orlando de Cattani, signore di Rocca di Chiusi e ospite della famiglia dei Montefeltro, gli donò il monte della Verna, dove poi il Santo ricevette le Sacre Stimmate.
Sulla sinistra si intravede parte dell'abside della Pieve.










La Pieve di Santa Maria Assunta, la più antica della regione del Montefeltro, può essere raffigurata metaforicamente come una nave incagliata su uno scoglio. E' infatti posta a cavaliere di una protuberanza rocciosa del masso in modo da dare spazio a due ambienti sottostanti le navate: la cripta o confessionale ed il cosiddetto 'Sacello di San Leone', accessibile da una porta esterna in prossimità della facciata.



dalla Pieve è visibile il Castello.
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Dal Castello, per un sentiero tra il bosco, si giunge al paese


tra le vie e i voltoni






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Il Palazzo Della Rovere che Francesco Maria II Della Rovere (1549-1631) fece costruire ai primi del ‘600 è oggi sede del Municipio. Aveva la funzione di ospitare i rappresentanti della famiglia che succedette ai Montefeltro. Presenta una facciata tardo cinquecentesca , di gusto toscano, con decorazioni in arenaria e una grande porta in bugnato.


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La Cattedrale Romanica di San Leone (riconsacrata nel 1173) è così antica che sulla sua facciata nord (dietro il transetto) si trova un' ara sacrificale preistorica.



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La Torre Campanaria con la sua mole, massiccia e imponente, si erge appartata e solitaria sulla roccia. Il campanile-torre è in stile romanico e ingloba all’interno una costruzione a piante circolare, alta sino alla cella campanaria. Si tratta probabilmente di una torre precedente, forse il campanile della cattedrale altomedioevale. Certamente questa torre ha rivestito funzioni militari-difensive, rappresentando il più vicino rifugio per il vescovo ed i canonici della cattedrale in caso di pericolo.

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Verso il Belvedere sorge il Monumento ai Caduti, che è opera di Dino Borradori di Guastalla.
E' costruito da una gradinata a piedistallo su cui poggia una colonna che faceva parte dell'antico tempio.
Da qui si gode un ampio panorama, dalle colline fino al mare.



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3 commenti:

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